giovedì 14 marzo 2013

LA QUALITÀ INTELLIGENTE SI ALLEA CON SPACE HOTELS


Il rivoluzionario Hotel iQ a Roma è entrato nel 2013 nel Gruppo Space Hotels

È entrato in Space Hotels nel gennaio 2013 l’iQ, un hotel 4 stelle nel centro di Roma dal concept rivoluzionario. “Space Hotels è un gruppo molto attento agli sviluppi del mercato – spiega il Direttore Generale Lidia Rescigno – ed ha accolto con particolare piacere l’affiliazione di un albergo così innovativo”.

“Il nome, ‘iQ’, si riferisce al quoziente intellettivo ma può essere meglio interpretato come ‘qualità intelligente’– chiarisce il Resident Manager Diego Rossi – Noi puntiamo a soddisfare i bisogni primari del turista, offrendoservizi basic di qualità e ottimamente fruibili, cioè la camera con ovviamente il bagno privato, massima pulizia e tutti i comfort. Intorno a questo prodotto il cliente si costruisce il suo soggiorno personalizzandolo al massimo, sicuro di non pagare servizi di cui non usufruisce. L’hotel è pensato per viaggiatori di nuova generazione, che apprezzano la possibilità di scegliere tutte le comodità offerte da un moderno hotel a quattro stelle in libertà e aprezzi competitivi”.

L’albergo si trova in una posizione centralissima, tra via Nazionale e via Firenze, sulla piazza del Teatro dell’Opera. L’edificio moderno in metallo costruito intorno agli anni Settanta è stato completamente ristrutturato ed è stato aperto nel giugno 2010.

I servizi sono tantissimi. Cominciamo con quello più richiesto al momento, la connessione Internet wi-fi ad alta velocità, che è gratuita in tutta la struttura. Le 88 camere sono dotate di TV satellitare a schermo piatto, cassaforte, telefono e mini-frigo dove il cliente può comodamente conservare al fresco cibi e bibite. Distributori automatici si trovano in aree dedicate dove si possono acquistare caffè, acqua, tramezzini, snack, bibite, anche vino e birra, prodotti di igiene e bellezza e molto altro, a prezzi decisamente competitivi.

La colazione a buffet,  viene servita con piatti caldi e freddi su una grande terrazza semicoperta di 400 mq convista sul Teatro dell’Opera e i tetti di Roma. L’attenzione alle necessità del cliente è molto alta: la prima colazione include infatti, a rotazione, alcuni cibi indispensabili agli ospiti stranieri, come ad esempio il risobasmati, mentre ai piani sono sempre disponibili dispenser di acqua calda e ghiaccio oltre ad un forno a microonde. Un’altra grande terrazza è liberamente utilizzabile per sostare a proprio piacimento a qualsiasi ora per mangiare qualcosa o semplicemente rilassarsi leggendo un libro. Accanto è disponibile un’area giochiattrezzata per i bambini. Oltre al Self Service Bar dove acquistare a prezzi modici snack e bevande, nella Hall c’è un angolo bar con personale della Reception sempre presente. Non mancano palestra e sauna con accesso gratuito; innovativo sistema di Checkout Express, veloce e automatico, con 2 postazioni nella Hall;garage sotto l’hotel, disponibile su prenotazione e a pagamento; Business Center in area dedicata. L’originalità dell’offerta si estende ad una lavanderia a gettone per i clienti dell’hotel con lavatrice, asciugatrice e ferro da stiro! Le camere sono tutte No-Smoking, però ad ogni piano ci sono aree fumatori all’aperto con affaccio sul cortile interno. Pulizia camera giornaliera, assistenza clienti con personale multilingue disponibile 24 ore su 24 e video-sorveglianza fanno parte dei comfort che l’hotel giudica indispensabili.

“La nostra posizione è eccezionale: tutti i siti di interesse turistico di Roma sono nei dintorni o facilmente raggiungibili – continua Rossi – Noi consigliamo ai nostri ospiti di visitare anche alcuni Musei meno conosciuti dal grande pubblico ma bellissimi, come il Museo Nazionale Romano, a due passi da noi, che custodisce una delle principali collezioni di arte classica al mondo. Attraverso il suo affascinante itinerario espositivo si possono scoprire la storia, i miti e la vita quotidiana di Roma”.

Su Space Hotels
Space Hotels, partner italiano del gruppo alberghiero Supranational Hotels, è attualmente presente nel nostro paese con 90 alberghi da 3 a 5 stelle in oltre 50 località. Come Supranational l’offerta sale a più di 1000 hotel in 75 nazioni e oltre 500 città, raggiungibili attraverso 21 uffici di prenotazione, Gds (SX) o Internet all’indirizzowww.spacehotels.it o attraverso il numero verde 800.813.013. L’offerta di Space Hotels comprende: soggiorni di lavoro o di vacanza, con interessanti offerte; organizzazione di meeting e congressi; la grande cucina di alcuni tra i migliori chef italiani; relax, massaggi e sauna in eleganti centri benessere.

Space Hotels – Numero verde 800.813.013
E-mail: space@spacehotels.it - Internet: 
www.spacehotels.it

martedì 12 marzo 2013

AL MUSEO MINGUZZI LA MOSTRA MULTIMEDIALE “OBSCURED - I LUOGHI OSCURATI” REALIZZATA DA NEOS, ASSOCIAZIONE GIORNALISTI DI VIAGGIO


Dal 9 al 17 marzo uno splendido viaggio alla scoperta di 10 paesi
alla ricerca del loro antico splendore

Il Museo Minguzzi, uno degli spazi espositivi più caratteristici e prestigiosi di Milano, ospiterà dal 9 al 17 marzo prossimi la mostra multimediale itinerante “Obscured - I luoghi oscurati”, nata da un’idea di NEOS – giornalisti di viaggio e realizzata in collaborazione con il tour operator Tucano Viaggi Ricerca.
Situato in via Palermo 11, nelle vicinanze dell’Accademia di Brera, l’edificio risalente al XVII secolo e finemente restaurato per accogliere eventi e mostre culturali sarà la tappa milanese di questa mostra itinerante che è già stata proposta al pubblico di Torino, Genova, Courmayeur.

Afghanistan, Kabul,  
copyright Daniele Pellegrini
 
La mostra sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 19 al costo intero di 3.50 € e ridotto di 2.50 € (più 1.00 € di tessera associativa).


Sabato 16, dalle 19 alle 21, è inoltre in programma un incontro con alcuni tra gli autori, che racconteranno la loro esperienza di viaggio nei paesi visitati.

“Obscured – I luoghi oscurati”, mostra multimediale che a immagini e testi accompagna una voce narrante, nasce da un’idea di NEOS e vuole raccontare storie e personaggi di dieci paesi “oscurati” dalla situazione sociopolitica, ovvero:

Afghanistan Algeria Birmania Eritrea Iraq Iran Libia Siria Sudan Yemen
Sessanta grandi immagini realizzate da quindici fotografi, quattordici testi di diversi autori e un video racconteranno le storie di questi paesi, che fanno parte del bagaglio ideale del grande viaggiatore e rappresentano luoghi importanti per lo stesso cammino dell’Umanità. Purtroppo però, a causa di situazioni sociopolitiche complicate, essi risultano difficilmente visitabili o addirittura inaccessibili poiché afflitti da guerre, incertezze post- belliche, regimi o da atti di terrorismo.

La mostra, patrocinata dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, vuole raccontare un’altra storia: la bellezza di queste terre, dei monumenti, dei paesaggi e delle persone, nella speranza di veder tornare questi splendidi paesi nella mappa del turismo internazionale e di chi ama conoscere il mondo. Tucano Viaggi Ricerca, operatore di grande importanza nel settore “viaggi di interesse culturale e ambientale”, è sponsor di questa iniziativa e ha accompagnato finora la mostra nel suo viaggio itinerante nel nostro paese.

La mostra ospitata dal Museo Minguzzi sarà accompagnata da un libro/catalogo che riporta tutti i testi e le foto esposte, i primi realizzati per l’occasione dalle firme NEOS, Associazione di Giornalisti di Viaggio, le seconde dai reporter della stessa associazione. I sessanta pannelli raffigurano attimi e scene di vita, curiosi e brillanti ricordi di viaggio, raccontati da una voce narrante che condurrà per mano i visitatori aiutandoli ad immaginare questi luoghi oscurati, ma pieni di luce.

MUSEO MINGUZZI
Via Palermo 11 – 20121 Milano
9 marzo – 17 marzo 2013

ORARI
Tutti i giorni 10.00 - 19.00 orario continuato | Chiuso lunedì

INGRESSO
Intero: € 3,50 | Ridotto: € 2,50
Tessera associativa: € 1,00
Gratuito: bambini 0-5 anni

ORGANIZZAZIONE E LOGISTICA:
Associazione Culturale RADICEDIUNOPERCENTO

INFO
T +39 02 36565440
info@radicediunopercento.it

RIDUZIONI
Fai
Touring Club

FUGHE DI BENESSERE


La vita frenetica di tutti i giorni lascia poco tempo da passare insieme alla persona amata e alla famiglia e lo stress quotidiano spesso mina anche la qualità della nostra vita.
Per trascorrere una vacanza di completo relax e benessere IBEROSTAR Hotels & Resorts, una delle catene alberghiere internazionali più prestigiose al mondo, propone strutture al top con servizi di altissimo livello e il massimo del comfort nei suoi esclusivi Centri Benessere e Spa. Un’opportunità unica per trasformare la “classica” vacanza al mare in un’occasione per prendersi cura di sé e per concedersi lussuosi trattamenti beauty affidandosi ad uno staff specializzato e professionale
IBEROSTAR Hotels & Resorts vi invita a scoprire alcune delle sue location da sogno:

SPAGNA (Tenerife) – IBEROSTAR Anthelia – è un vero paradiso a 5 stelle dove vivere una vacanza di puro lusso, un luogo dell’anima dove gustare i piaceri che solleticano i sensi, un’oasi di pace per chi ama rigenerarsi coccolato da mille attenzioni. L’hotel offre ai propri ospiti, oltre ad un grande Centro Termale con piscina idromassaggio, bagno turco e sauna finlandese dove poter provare massaggi di vario tipo e trattamenti estetici, anche un esclusivo centro benessere Thai Zen in cui ogni dettaglio è stato studiato per ricreare al meglio la cultura e la tradizione tailandese, dove si può sperimentare il benefico tocco di mani esperte. Tutto il personale è composto da terapisti altamente qualificati e certificati dal millenario tempio Wat Pho di Bangkok che vi faranno provare le meravigliose sensazioni che queste antiche tecniche regalano: massaggio Thai tradizionale, massaggio Balinese, massaggio Indonesiano, etc. E poi l’hotel dispone anche di una esclusiva area riservata dove si può provare la Mayr Kur, una terapia preventiva indicata per affrontare gli squilibri del corpo le malattie croniche derivate dalle cattive abitudini alimentari o dall’insufficiente assorbimento degli elementi nutritivi, che conquista sempre più fan nel mondo. 

 TUNISIA - IBEROSTAR Royal El Mansour - è un hotel 5 stelle All-inclusive sulla costa tunisina che
affaccia direttamente sul mare e sull’incantevole spiaggia bianca di Mahdia; è la meta ideale per una
vacanza romantica o per una mini luna di miele, il luogo giusto dove riconciliarsi con se stessi e gustare
piaceri che solleticano i sensi. E’ famoso soprattutto per l’eccellenza del suo centro di talassoterapia,
che assicura a tutti i suoi ospiti una lussuosa ed esclusiva pausa di benessere, utilizzando l’azione
combinata di tutte le risorse dell’ambiente marino, e offre la possibilità di provare diversi trattamenti e di
godere di servizi esclusivi quali bagno turco, sauna, cromoterapia, vasche idromassaggio all’acqua
marina, massaggi etc. etc. In più soggiornando all’IBEROSTAR Royal El Mansour si ha la possibilità di
provare l’antico e unico rito dell’hammam, un’esperienza assolutamente indimenticabile.

 MAROCCO – IBEROSTAR Saidia – è un hotel 5 stelle, che affaccia direttamente sul mar Mediterraneo e su una lunga spiaggia bianca di ben 14 km ed offre anche una splendida vista sulle montagne dei Béni-Snassen. Saidia è il nuovo polo turistico del Marocco, il luogo ideale per gli amanti del mare e per chi ama le avvolgenti atmosfere marocchine e da qui si può partire per interessanti escursioni nel nord del paese. Questo hotel è dotato di ben 5 piscine, un centro benessere di prim’ordine per farsi coccolare o rigenerarsi, dove ci si può prendere cura di sé con massaggi con oli aromatici profumati e lussuosi trattamenti beauty. E poi per ritrovare la forma perfetta si ha a disposizione un Centro Fitness all’avanguardia. Se invece, al solo pensiero di sudare vi sentite già stanchi, potete sorseggiare un ottimo thé a bordo piscina, godervi l’ottima cucina dei 3 ristoranti e assistere a spettacoli di folclore locale.





Per informazioni e prenotazioni:
IBEROSTARwww.iberostar.com

60 anni di made in Italy Protagonisti dello Stile Italiano


MUSEO FRANZ MAYER
Città del Messico – 14 marzo / 14 giugno 2013


Dopo il grande successo ottenuto lo scorso ottobre a Roma nel Museo Centrale Montemartini, la mostra “60 anni di made in Italy” è giunta a Città del Messico dove il prossimo Giovedì 14 marzo alle ore 20.00 verrà inaugurata negli splendidi spazi espositivi del Museo Franz Mayer ed alla presenza dell’Ambasciatore d’ItaliaRoberto Spinelli, del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Dott.ssa Melita Palestini, delDirettore del Museo Franz Mayer, Dott. Hector Borrell e delle massime rappresentanze governative, istituzionali ed imprenditoriali di Città del Messico.
La mostra, realizzata da Studio Galgano di concerto con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, con la collaborazione ICE, è patrocinata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, e gode del principale ed  importante sostegno di un brand italiano della moda di eccellenza come la “SALVATORE FERRAGAMO”, oltre alla partecipazione ed il supporto di imprese italiane operanti in territorio messicano note in tutto il mondo per una produzione “made in Italy” di qualità e creatività, come Ferrari, Pirelli, Elica, Montegrappa, Nomination.
Un progetto espositivo ideato da StilePromoItalia e curato da Fiorella Galgano ed Alessia Tota, che rimarrà allestito presso il Museo fino al 14 giugno e con il quale si intende rendere omaggio alla genialità e sapere sartoriale di alcune figure di spicco della moda e del design che, oltre a contribuire alla nascita del made in Italy, sono riusciti nel tempo ad imporre in tutto il mondo il proprio stile e gusto estetico, determinando quello che oggi è l’inconfondibile “stile italiano”.
L’allestimento, progettato da Elio Frasca ed Antonio Palazzo e coordinato da Camilla Di Biagio, racchiude circa un centinaio di capi storici, con alcuni oggetti “cult” dell’accessorio: tutte opere inedite a testimonianza dello stile e per cui ciascun protagonista della moda italiana si è distinto ed affermato.
Si potranno, dunque, ammirare alcune spettacolari creazioni da red carpet, indossate per le prèmiere o per la “notte degli Oscar” dalle più celebri top-model e celebrities, o ancora realizzate per indimenticabili personaggi del cinema internazionale, piuttosto che riflesse nelle arti visive o adattate ai palcoscenici della lirica. E, ancora, capi preziosi e incomparabili per la sperimentazione nei tessuti e la ricerca e l’uso di materiali sofisticati. Alcuni dei quali sono stati mirabilmente ritratti dal fotografo Simone Santinelli sullo sfondo degli angoli più suggestivi di Roma Capitale.
Fra le griffe in esposizione per l’ Alta Moda femminile:  Renato Balestra, Franco Ciambella, Raffaella Curiel, Marella Ferrera, Sorelle Fontana, Egon Von Furstenberg, Galitzine, Gattinoni, Lancetti, Antonio Marras, Gai Mattiolo, Lorenzo Riva, Sarli,  Schuberth, Valentino.
Per l’ Alta Moda maschile saranno presenti i modelli di Brioni, Maison Litrico Roma.
Infine, il Prêt-à-Porter con Emilio Pucci, Walter Albini, Giorgio Armani, Laura Biagiotti, Mariella Burani, Roberta di Camerino, Helietta Caracciolo, Roberto Cavalli, Enrico Coveri, Dolce & Gabbana, Etro, Fendi, Gianfranco Ferrè, Alberta Ferretti, Nazareno Gabrielli, Genny, Gherardini, Gucci, Krizia, La Perla, Max Mara, Missoni, Moschino, Prada, Ermanno Scervino, Luciano Soprani, Trussardi, Versace e naturalmente SALVATORE FERRAGAMO.

Una piccola selezione di abiti storici, a richiamo della mostra, sarà pure allestita in uno spazio del noto centro commerciale Liverpool Perisur. Dove il 21 marzo 2013 verrà realizzato un fantastico fashion-show per la regia diRino Tranchini. In passerella una sintesi delle collezioni contemporanee dei seguenti stilisti: Giorgio Armani, Renato Balestra, Laura Biagiotti, Mariella Burani, Franco Ciambella, Enrico Coveri, Raffaella Curiel, Etro, Salvatore Ferragamo, Marella Ferrera, Egon Von Furstenberg, Lancetti, Alviero Martini, Gai Mattiolo, Lorenzo Riva, Luciano Soprani, Valentino, Versace.

               
LE CREAZIONI IN MOSTRA
MODA
Tutto il materiale in mostra proviene dagli archivi delle maison rappresentate, come pure da privati. Un esempio è l’abito da sera in raso pesante di Schuberth (1950), fotografato anche sull’Enciclopedia della Moda, ed il completo, sempre di Schuberth, in prezioso lamè e broccato oro (1958).
Alcune creazioni poi, sono significative, ed identificano un preciso momento storico, mostrando quindi un vero e proprio “spaccato” della società italiana. E’ il caso dei modelli simbolo dell’epoca de “ La Dolce Vita ”, in cui la moda era fortemente legata al cinema hollywoodiano. Come la riproduzione dell’abito talare delle Sorelle Fontana,indossato prima da Ava Gardner (1956) e poi riproposto per Anita Ekberg nel film “La Dolce Vita ” di Fellini (1960); il famoso “Pijama Palazzo” di Galiztine, segno dei tempi, che Claudia Cardinale portava ne “La Pantera Rosa ”(1963) e quale capo d’archivio d’eccezione, il leggendario abito “stile impero” della Maison Gattinoni, indossato da Audrey Hepburn nel film “Guerra e Pace” del 1956, che valse una nomination all’Oscar per i costumi. Per arrivare agli anni’80, con il prezioso abito-bustier creato da Luciano Soprani per Jacqueline Bisset ed indossato nel film “Orchidea Selvaggia” (1988); inoltre l’abito Prada indossato da Ornella Muti nel film francese “Les Bronzés 3: amis pour la vie” (2006).
In mostra anche le spettacolari creazioni da “red carpet”, indossate per le prèmiere o per la “notte degli Oscar”.  Ad esempio, l’abito in tulle di Prada, con ricami in paillettes-oro e vestito dall’attrice Cate Blanchett (2000) o il modelloGiorgio Armani, scelto per Sophia Loren, madrina della Festa del Cinema di Roma (2006) ed anche il “Jungle dress”, fotografatissimo “abito immagine di Donatella Versace”, voluto dall’attrice-cantante Jennifer Lopez per ritirare il Music Award (2000).
Immancabile il “rosso” Valentino indossato dall’attrice Elizabeth Hurley per il gran galà dell’Estée Lauder’s Charity(Londra – 1998) e poi l’alta moda maschile, con la dinner jacket originale del 1963, firmata Litrico, realizzata su misura per il Presidente John Fitzgerald Kennedy, o quello ideato da Brioni per l’invincibile “007-James Bond” alias Pierce Brosnan indossato nel film “Die Another Day” (2002).
In esposizione creazioni indossate dalle più celebri top-model e celebrities, a partire dall’abito da sera che Fausto Sarli disegnò ispirandosi a Valeria Mazza (1996) e proseguendo con il magnifico abito da gran sera della collezione “Venezia” di Gai Mattiolo, indossato da Carla Bruni su una speciale passerella allestita a Piazza del Campidoglio. Inoltre il “paillettato” grande e colorato dell’abito “urlo di donna” di Enrico Coveri per Milla Jovovich (1997); lo stile sensuale e femminile di un abito Genny modellato sulle forme perfette di Yasmeen Ghauri (1992/1993); l’immagine regale dell’abito Egon Furstenberg indossato dall’attrice americana Hunter Taylo; il lussuoso rigore di Ermanno Scervino sottolineato da Maria Carla Boscono (2008); il bustier, per evidenziare  “morbidezze” tipicamente mediterranee, di Dolce & Gabbana per Elizabeth Hurley (2000); la seta stampata effetto “animalier” di Roberto Cavalli come nell’abito indossato da Cindy Crawford sulla scalinata di Trinità dei Monti (2002);  l’amore per il lusso e lo sfarzo di Gianni Versace, con il suo abito di cristalli Swarovski (1998/99) che Naomi Campbell indossò alla Stazione Leopolda per la presentazione dell’ultima collezione maschile disegnata dallo stilista.
La personalità dei designer italiani, immediatamente riconoscibile ed espressa attraverso abiti-simbolo, è rappresentata dal tipico taglio maschile di Giorgio Armani, con il suo smoking da donna “Regimental” completamente ricamato in oro e blu (1991), dalla magia dei tessuti e lo stile fortemente etnico di Etro (2000) o il completo di Walter Albini, immagine-simbolo della collezione fatta sfilare al Caffè Florian di Venezia nel 1973; l’inconfondibile abito “Bambola” di Laura Biagiotti in cachemire e taffettà (2002); il genio irriverente e ribelle diMoschino espresso nella miriade di reggiseni in pizzo nero applicati sul vestito da sera (1988); l’inimitabile e lussuosa sartorialità di Raffaella Curiel, nell’abito da gran sera in tulle grigio, tutto ricamato a mano, con ciuffi plissé e coda in tulle (2012).
La moda legata a doppio filo con tutte le arti: la lirica, attraverso l’abito “Carmen” di Renato Balestra dedicato a Maria Callas (1996) o la pittura, con quello di Lancetti ispirato alle opere di Picasso (1986/87).
Ed ancora il bon-ton couture di Lorenzo Riva con l’abito da sposa creato per la Principessa Bianca d’Aosta (1995), le famose stampe di Emilio Pucci (1967), la ricerca e l’uso di materiali sofisticati di Marella Ferrera, come nell’abito-scultura composto da tasselli ricamati a mano ed ispirati alla scalinata di S.Maria del Monte di Caltagirone (1993), celebre monumento italiano che gode della tutela Unesco. Assieme a loro la particolare “Madonna Nera” venerata dai minatori sardi di Antonio Marras (1998), che ha l’oro nella gonna e il bustino composto di soli chiodi di cavallo.
Infine lo stile Gucci, nel periodo “Tom Ford”, quello sofisticatissimo di Gianfranco Ferrè, la femminilità “gipsy” firmata Mariella Burani, il “put together” di Missoni, il plissè di Krizia, la leggerezza di Alberta Ferretti, l’eleganza diMax Mara, la sperimentazione nei tessuti impermeabili di Gherardini; ed il concetto del “doppio” nella donna diFranco Ciambella.
La lavorazione in pelle viene illustrata attraverso le creazioni di Trussardi, Nazareno Gabrielli, Fendi.
C’è anche l’intimo griffato La Perla , fino ad arrivare agli accessori legati a personaggi celebri: la prima trousse tonda creata da Helietta Caracciolo per Jacqueline Kennedy (1975), la collana indossata da Nancy Reagan e gli orecchini realizzati per Hillary Clinton. Oppure la “Bagonghi” di Roberta di Camerino, tra le “hand-bag” preferite da Grace Kelly (1959) o una riproduzione dei sandali ideati per Evita Peròn da Salvatore Ferragamo.

L'arte che ti cambia con la psicoterapia: a Roma un ciclo di serate per stare meglio con se stessi



Da Marzo a Maggio parte al Sinergy Art Studio un ciclo di incontri di arteterapia ad ingresso libero.

Lo psicoterapeuta esce dallo studio e sale sul palcoscenico insieme a chi sia interessato a un percorso di crescita personale tramite metodologie artistiche. Cinque incontri per conoscersi in maniera diversa, per confrontarsi con il proprio modo di stare al mondo, per provare a cambiare quello che non va, si svolgeranno a Roma da marzo a maggio 2013. Regista e psicoterapeuta Giovanni Porta, specialista in arteterapia.
“Ho scelto di lavorare con l'arte - spiega Giovanni Porta , psicoterapeuta ed attore - perché facilita notevolmente l'espressione di se stessi, dei propri vissuti, problemi, desideri. Facendo arte le persone escono dagli schemi quotidiani, allentano le barriere dentro le quali si difendono nella vita di ogni giorno, accettano di dare voce a parti di sé spesso taciute. Molte persone, infatti, invece di dare ascolto alle proprie sensazioni, proseguono dritte per la loro strada, magari scoprendo un giorno di iniziare ad avere a che fare con sintomi spiacevoli, i più comuni dei quali sono ansia, umore depresso, panico, senso di estraneità rispetto alla vita che hanno scelto. L'arte è un luogo dove fare qualcosa del proprio disagio, dove renderlo costruttivo, dargli una nuova prospettiva, una possibilità di emergere e di proporre nuovi comportamenti, magari inesplorati. Liberare i propri vissuti dalla censura è il primo passo per costruire una vita a misura di se stessi."

Programma
15 marzo - Trovare la propria poesia
5 aprile - Miti che indicano strade
19 aprile - Oltre la maschera
10 maggio - Tutto l'amore che voglio

Gli incontri si svolgeranno di venerdì, dalle 20,30 alle 22,30 presso il Sinergy Art Studio di via di Porta Labicana 27, a Roma, in zona S. Lorenzo.
Iscrizioni
Per prenotarsi è sufficiente mandare una mail a: giovanniporta74@gmail.com e attendere la conferma dell'avvenuta prenotazione.
Per ulteriori informazioni artiepsicologie.blogspot.com oppure www.giovanniporta.it

15 MARZO - TROVARE LA PROPRIA POESIA
Tutti abbiamo provato in qualche momento della nostra vita a scrivere una poesia, scontrandoci con le molte difficoltà di questa forma d'arte. Trasformare le parole in poesia richiede certamente abilità tecnica, ma non solo. La poesia è una specie di essenza pura espressiva: la poesia non descrive ma evoca tramite immagini, metafore, suoni. In questo, si stacca molto dall'uso che normalmente si fa del linguaggio, è più simile a come funziona un sogno, o un gioco che non a come normalmente raccontiamo fatti e dettagli.
Ma se non ho nessuna velleità artistica di comporre poesie, che senso può avere per me mescolare poesia e psicologia in un percorso di crescita personale? Il processo di costruzione di una poesia richiede a mio avviso una qualità molto utile anche nella vita: la sincerità, la capacità di dirsi schiettamente come vanno le cose, cosa provo, di cosa sono soddisfatto e di cosa no. Solo in questo modo nella poesia si possono creare espressioni così precise da fare vibrare al sentirle, solo così nella vita si può modificare una situazione insoddisfacente. Insomma, esprimere invece di fare finta di niente, lasciando parlare tutte le parti di sé, anche quelle più scomode, perché magari proprio quelle hanno da dire le cose più interessanti.
Scrivere poesie cioè fare un grande gioco di ruolo con se stessi, ascoltarsi e darsi il permesso di dire le cose come vengono in mente, nella prospettiva di provare a trasformare la propria vita in un'opera d'arte.
Il laboratorio di venerdì 15 marzo avrà la durata di due ore e mescolerà tecniche di meditazione, movimento, scrittura creativa e psicoterapia della gestalt. Per partecipare non serve avere precedenti esperienze nel campo della scrittura poetica.

5 APRILE - MITI CHE INDICANO STRADE
Tutti abbiamo avuto dei modelli, delle figure piene di fascino che ci hanno particolarmente colpito, al punto di farci venir voglia di emularli, di diventare come loro, di condividere la loro missione e i loro obiettivi. Queste figure sono i nostri miti, sono promesse fatte a noi stessi, magari in epoche antiche della nostra vita, sono i modelli a cui un giorno decidemmo o ci spinsero a ispirarci, è per questo che ad essi è legata tanta energia di sogni, speranze, devozione.
"Il mito è il fondamento della vita, lo schema senza tempo, la formula secondo cui la vita si esprime quando fugge al di fuori dell'inconscio" (T. Mann)
I miti agiscono spesso in maniera non consapevole, influenzano prese di posizione e decisioni di vita, lavorano "sotto coperta" in maniera incessante. Così come possono essere fonte di forza e ispirazione, i miti possono anche generare problemi, soprattutto quando non li abbiamo scelti, quando ci sono stati inculcati come personaggi di una commedia non nostra. Possiamo allora trovarci a recitare copioni che non ci appartengono, avendo la sensazione di trovarci imprigionati in una vita che non ci rappresenta, o ancor peggio in un immutabile destino.
Prendere coscienza dei propri miti, personali e familiari, per farne un uso consapevole: comprendere in cosa mi sono utili e in cosa no, capire in quale direzione mi spingono ad andare, assumermi la responsabilità della direzione verso la quale sto camminando, non lagnandomi di un destino già scritto ma scegliendolo, giorno per giorno, quello che voglio.
Il laboratorio di venerdì 5 aprile avrà la durata di due ore e utilizzerà tecniche di rilassamento, teatro e psicoterapia della gestalt.

19 APRILE - OLTRE LA MASCHERA
Un affascinante viaggio dietro le quinte del personaggio che porta il tuo nome
Il problema non è indossare maschere: tutti ne indossiamo e, alle volte, proprio le maschere ci aiutano a cavarcela nel mondo senza spendere troppa fatica. Il problema è quando le maschere sembrano prendere autonomia, e iniziamo a fare le cose per abitudine, o magari a sentirci bloccati, quasi cristallizzati in scene che si ripetono continuamente. La realtà è continuo mutamento e richiede per questo continui adattamenti e modifiche di comportamento. Chi indossa maschere rigide e non sostituibili è destinato a frequenti tristezze, perché avrà difficoltà significative ad adattarsi alle diverse situazioni che la vita gli propone. Si creano allora le situazioni del tipo "vorrei ma non posso" in cui i limiti dell'abitudine sovrastano la nostra ricerca della felicità, e ci fanno perdere occasioni, tempo, e gioia di vivere..
Ognuno di noi ha delle maschere preferite che corrispondono ai ruoli cui siamo più abituati: di solito, risulta più facile indossare dei ruoli accettati socialmente, tipo la brava ragazza, l'onesto lavoratore, l'uomo o la donna di successo. Più problematici da interpretare sono i ruoli meno ambiti, magari cattivi o meno virtuosi secondo la logica comune. Ecco quindi che iniziamo a nascondere, mettere nell'ombra e magari a reprimere le emozioni che reputiamo meno accettabili, come nel fantasma dell'opera mettiamo in soffitta e chiudiamo per bene a chiave. Il problema è che più nascondiamo a noi stessi, più energia ci vuole per mantenere imprigionate le parti escluse...
In questo laboratorio, in un contesto accogliente e protetto, lavoreremo fisicamente sulla nostra maschera nascosta. Attraverso tecniche teatrali, psicologiche e di movimento, proveremo a vedere che effetto fa uscire qualche istante dai nostri ben rodati copioni esistenziali, e concederci di lasciare uscire quelle parti di noi che spesso teniamo nell'ombra.

10 MAGGIO - TUTTO L'AMORE CHE VOGLIO
UN'OCCASIONE PER ENTRARE IN CONTATTO CON SE STESSI, PER CONOSCERE UN PO' DI PIÙ IL PROPRIO MODO DI RELAZIONARSI CON GLI ALTRI, LE PROPRIE SPERANZE, ILLUSIONI E FANTASIE IN FATTO DI AMORE.
Di solito ognuno di noi afferma con forza di voler amore. Molti, in un modo o nell'altro, si portano dietro una fame d'amore che ha radici profonde.
Cosa voglio dire realmente quando pronuncio le parole "Voglio amare"? Che cosa sto cercando davvero? Di che tipo di amore sento il bisogno? Sono in grado di riconoscerlo se lo incontro?
In questo laboratorio lavoreremo su alcune di queste importanti questioni, attraverso una serie di esperienze concrete. Ognuno potrà entrare in contatto con il proprio abituale modo di fare e con le proprie aspettative in fatto di amore. Daremo la possibilità ai partecipanti di confrontarsi con i propri pensieri ed emozioni, in un contesto accogliente e protetto.

Trovare la propria poesia per curare l'animo umano.


Il 15 marzo a Roma un laboratorio gratuito
La poesia come cura dell'anima, è la proposta particolare che arriva da uno psicoterapeuta, esperto di arteterapia, Giovanni Porta. A Roma un assaggio gratuito presso il Sinergy Art Studio

La poesia come cura dell'animo umano, i letterati da sempre ne sostengono le virtù, ma ora a Roma uno psicoterapeuta esperto in arteterapia, Giovanni Porta, la usa davvero come terapia. "Scrivere poesie - spiega - significa fare un grande gioco di ruolo con se stessi, ascoltarsi e darsi il permesso di dire le cose come vengono in mente, nella prospettiva di provare a trasformare la propria vita in un'opera d'arte. Il processo di costruzione di una poesia richiede a mio avviso una qualità molto utile anche nella vita: la sincerità, la capacità di dirsi schiettamente come vanno le cose, cosa provo, di cosa sono soddisfatto e di cosa no. Solo in questo modo nella poesia si possono creare espressioni così precise da fare vibrare al sentirle, solo così nella vita si può modificare una situazione insoddisfacente. Insomma, esprimere invece di fare finta di niente, lasciando parlare tutte le parti di sé, anche quelle più scomode, perché magari proprio quelle hanno da dire le cose più interessanti".
A Roma è possibile avere un assaggio a ingresso libero delle tecniche utilizzate da Giovanni Porta il prossimo 15 marzo presso Sinergy Art Studio di via di Porta Labicana 27, in zona S. Lorenzo.
“Tutti abbiamo provato in qualche momento della nostra vita a scrivere una poesia, - continua Giovanni Porta - scontrandoci con le molte difficoltà di questa forma d'arte. Trasformare le parole in poesia richiede certamente abilità tecnica, ma non solo. La poesia è una specie di essenza pura espressiva: la poesia non descrive ma evoca tramite immagini, metafore, suoni. In questo, si stacca molto dall'uso che normalmente si fa del linguaggio, è più simile a come funziona un sogno, o un gioco che non a come normalmente raccontiamo fatti e dettagli. E' uno strumento che può aiutarci molto in un percorso di crescita personale, che ci porta verso il benessere".
Il laboratorio di venerdì 15 marzo avrà la durata di due ore e mescolerà tecniche di meditazione, movimento, scrittura creativa e psicoterapia della gestalt. Per partecipare non serve avere precedenti esperienze nel campo della scrittura poetica, ma solo avere la voglia di mettersi in gioco.
I prossimi incontri
5 aprile - Miti che indicano strade
19 aprile - Oltre la maschera
10 maggio - Tutto l'amore che voglio

Gli incontri si svolgeranno di venerdì, dalle 20,30 alle 22,30 presso il Sinergy Art Studio di via di Porta Labicana 27, a Roma, in zona S. Lorenzo.

Iscrizioni
Per prenotarsi è sufficiente mandare una mail a: giovanniporta74@gmail.com e attendere la conferma dell'avvenuta prenotazione.
Per ulteriori informazioni artiepsicologie.blogspot.com oppure www.giovanniporta.it

 

Via Francesco Carletti, 5 (Piramide) - 00154 ROMA
Infoline: 06 5755561 – info@skeneroma.it


Mercoledì 13  marzoVESPER'S JULIE'S BURLESQUE SHOW


Una serata fuori dagli schemi, una cena intermezzata dalle performance di burlesque di una delle più note artiste di quest'arte.
Cinque diverse performance a raccontare la metafora del bisogno di ogni donna di liberare il suo corpo e di rappresentarlo con ironia e umorismo per offrire un ritratto divertente di alcuni cliché femminili, uno specchio sulla vita delle donne e sulle loro abitudini.
Vesper Julie ci accompagnerà nell'universo burlesque, oscillando tra richiami “classici” e tentazioni più contemporanee: dall’eleganza sospesa della Danza con i ventagli (eseguita secondo codici old style), a contaminazioni meno “ortodosse” (dall’omaggio alla “bomba” cartoon Jessica Rabbit fino al gusto per l’illusionismo e l’universo circense).
Vesper Julie, performer burlesque,ispirata alle dive hollywoodiane e all’iconografia delle esplosive pin up anni ’50. Nei panni della “rossa” Vesper, ha partecipato al talent show Lady Burlesque, arrivando in finale.
Inoltre ha partecipato allo spettacolo “resident”, al teatro Arciliuto di Roma, Lady Burlesque Cabaret, ed è stata la “primadonna” di Burlesque – Dalla Foglia alla voglia, diretta dal Maestro dello spettacolo leggero Gino Landi, in scena al Salone Margherita, da marzo a maggio 2012. 

Inizio spettacolo: 21
N.B. Solo per questa serata le portate del menu settimanale verranno servite intervallate dalle esibizioni.


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Giovedì 14, Venerdì 15, Sabato 16 e Domenica 17 marzo
DONNE IN CERCA DI GUAI


monologhi scritti e diretti da Pietro De Silva
con Franca Abategiovanni, Alina Avagliano, Veronica Liberale, Claudia Mei Pastorelli, Nika Perrone 

Quattro donne talentuosissime ... soprattutto nel cacciarsi nei guai, irrompono in scena con un energia travolgente. Si propongono con i loro stupori e gli entusiasmi che le contraddistinguono, in una girandola di eventi che le porta a confessarsi con spudoratezza e clamore. Buffe, curiose, inarrestabili si fanno trascinare dalla febbre da palcoscenico e diventano protagoniste di uno spettacolo “involontario” che le elettrizza fino allo spasimo. Dapprima ritrose poi via via sempre più intraprendenti, queste nostre “piccole donne” scopriranno a loro insaputa di essere molto meno piccole di quello che credono. Una commedia nella commedia, un copione che si dipana e si evolve con esiti imprevedibili... e il pubblico, parte integrante dello spettacolo-performance, verrà coinvolto in questo gioco esilarante e perché no... forse mai visto sulle tavole di un palcoscenico.

Giovedì,Venerdì, Sabato: 
Inizio 
spettacolo: 22


Domenica:
Inizio Spettacolo: 18 


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Domenica 17 marzo
MANHATTAN FELLOWS 
presenta
CHIAMATEMI WOODY

 
con Pierpaolo De Mejo - voce e chitarra 
Valerio Cosmai 
voce, chitarra e pianoforte
regia:  Pierpaolo De Mejoarrangiamenti: Valerio Cosmai
aiuto regiaLudovica Bei
luci e fonìa: Francesco Bàrbera

CHIAMATEMI WOODY ripercorre le gesta comiche di Woody Allen. Manhattan è il suo regno e dietro ai suoi occhiali si nascondono vizi e costumi della società newyorkese anni ‘50 in piena fermentazione culturale e artistica. I suoi monologhi più celebri e le sue personalissime riflessioni sul Cinema e sulla vita. Il tutto accompagnato da musica dal vivo, brani celebri che raccontano la New York e l’America di quegli anni (da Simon&Garfunkel ai Velvet Underground etc.) e ovviamente... il jazz!

Inizio spettacolo: 21

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Menu della settimana
:

Antipasto
Crostini Skené

Primo
Lasagna scomposta al ragù di carne
o
Zuppa di orzo e fagioli


SecondoArista di maiale con scalogni glassati e carciofi
o
Finocchi al gratin 

Dolci
Torta di mele
o
Semifreddo allo yogurt




Skené risto-teatro:
www.skeneroma.it


Prezzi:
Cena + Spettacolo € 35,00 (inclusa acqua, escluse bevande, in alternativa sarà possibile scegliere la singola portata dal menù settimanale) - prenotazione obbligatoria
Consumazione + Spettacolo € 15,00 
Buffet +Spettacolo € 25,00 (solo per la domenica) 
Spettacolo pomeridiano (esclusa consumazione) + Buffet + Spettacolo serale € 35,00  (solo per la domenica)

PRIMO MAGGIO ALLA BAITA SAGRON MIS – DOLOMITI, QUATTRO GIORNI TRA ESCURSIONI NEI BOSCHI, RELAX E WELLNESS




In occasione del ponte del 1° maggio la Baita Sagron Mis – Dolomiti, in Trentino, vi attende per uno speciale weekend di quattro giorni, l’ideale per riposarsi e rigenerarsi nel silenzio dei boschi ai piedi delle spettacolari cime delle Pale di San Martino e del Cimonega.
Il pacchetto “Festa del Lavoratore” della Baita, con 4 notti a soli 240 euro, è quindi un’ottima occasione per scoprire la natura che si risveglia, passeggiando nei boschi che rinnovano i loro colori cogliendo tutti i benefici della cromoterapia, rilassandosi a fine giornata con speciali massaggi, o magari garantirsi un’invidiabile tintarella sul grande prato del biolago al tiepido sole di primavera.

E’ uno dei ponti più lunghi dell’anno, quello del 1° maggio, l’occasione giusta per concedersi una vacanza di relax e riposo, ma anche per deliziare il corpo e lo spirito, e cimentarsi in lunghe passeggiate nei boschi ai piedi delle Dolomiti avvolti dalla natura che in questo periodo si rigenera e si rinnova. Per questo primo lungo ponte del 2013, Luca Contarin e lo staff di Baita Sagron Mis – Dolomiti, nel Trentino orientale, un’autentica oasi di silenzio nel cuore delle Dolomiti, ha pensato di proporre ai propri preziosi ospiti un soggiorno ad hoc nel quale riempire gli occhi di nuovi colori, i polmoni di aria ossigenata e pura, il fisico di nuova energia, come quella che rianima la natura nella quale sarete immersi nelle lunghe giornate primaverili di Sagron Mis.
La proposta “Festa del Lavoratore”, valida dal 28 aprile al 2 maggio, prevede 4 notti a soli 240 euro a persona, con trattamento di mezza pensione. Nel prezzo è incluso l’ingresso al nuovo centro benessere della Baita, con sauna, idromassaggio e area fitness, un mix di coccole e massaggi per allontanare lo stress e la fatica ritrovando il proprio benessere psicofisico nel silenzio e nella tranquillità di questo ambiente unico.
Questo lungo weekend primaverile è un’opportunità per scoprire tutti i must di Baita Sagron Mis - Dolomiti e di questa località simbolo di un turismo autenticamente eco-sostenibile.
Appena fuori dalla Baita Sagron Mis - Dolomiti potrete infatti incamminarvi lungo uno dei molti sentieri che si addentrano nei boschi attorno a Sagron, come il Sentiero Interpretativo “Intrecci del tempo”, un itinerario di 7 km che tocca luoghi che sono stati interessati in diverse epoche da attività e insediamenti umani; oppure percorrere il “Sentiero Mineralogico” sulle tracce delle miniere di mercurio e di oro, nate dalla particolarità geologica di quest’area geografica. O anche partecipare ad escursioni condotte da esperti locali di storia e tradizioni del luogo e della Valle del Mis, dove immergersi nella natura in pieno rinnovamento, nel verde intenso delle faggete e delle pinete che circondano questo piccolo gioiello trentino.
Per chi invece è alla ricerca di relax, potrete riposarvi al tiepido sole pre estivo in riva all’oasi del “biolago” o concedervi qualche ora al centro benessere. Baita Sagron Mis ha infatti in serbo per voi uno speciale pacchetto massaggi, disponibile su prenotazione.
Ma la montagna mette anche appetito. Il ristorante della Baita Sagron Mis - Dolomiti è il luogo ideale per lasciarsi viziare dai piaceri del gusto e assaporare il sapore delle tradizioni,


guidati dall’esperienza e dalla competenza dello chef Giuseppe Marcon, che propone speciali menù di stagione, insieme ad un’ampia scelta di vini selezionati da abbinare ai piatti tipici della Baita.

Informazioni

Pacchetto Festa del Lavoratore in Baita, 28 aprile - 2 maggio 2013:

·       4 notti con trattamento di mezza pensione a 240 € a persona, incluso ingresso al centro benessere della Baita (sauna, idromassaggi, area fitness)

Prezzi a pacchetto per i massaggi:

·       TOTAL RELAX (Riflessologia plantare + Stone + Personalizzato) - € 60,00
·       ANTI ADIPE (Linfodrenante + Anti Adipe + Peeling) - € 60,00
·       RELAX (Viso Parziale + Stone + Rilassante) - € 85,00
·       APRESKI (Defaticante + Evolution + Parziale con olio essenziale) - € 85,00
·       MASSAGGIO BAITA (Sauna + Sale Himalaya + Californiano) - € 70,00
·       SAUNA E RELAX (Sauna + Sale Himalaya + Massaggio a scelta tra Californiano, Berbero o Evolution) - € 80,00
·       Idromassaggio + Sale Himalaya + Doccia + Sauna + Massaggio a scelta tra Californiano, Berbero o Evolution - € 100,00
·       GRAVIDANZA (Viso + Massaggio gravidanza + riflessologia) - 30 min. € 65,00


Baita Sagron Mis - Dolomiti
La nuovissima Baita Sagron Mis – Dolomiti è un complesso ricettivo curato nei minimi particolari, perfetta per un turista che vuole immergersi nella natura e nel silenzio delle montagne, dove il calore in stile "country" dei soffitti a trave e delle pareti in legno si mescola a comfort di alto livello: 18 camere dotate di frigobar, tv al plasma e impianto wi-fi, angolo american bar e un nuovo centro benessere, che comprende una SPA con sauna e idromassaggio, palestra e spazio bambini “La tana di Dina”, dal nome del simpatico Labrador, mascotte della Baita. L’hotel dispone inoltre di un centro noleggio per slittini, ciaspole e motoslitta, oltre a un kit per arrampicata su ghiaccio, il gestore Luca Contarin riserva la possibilità di una gita e un pranzo in quota per i propri ospiti. Nel ristorante interno, il sapore inconfondibile dei cibi genuini, tutti prodotti artigianalmente secondo tradizione: dai formaggi, come la famosa Tosèla, alla tradizionale polenta fatta in casa, ai salumi affumicati, alla carne salada oltre naturalmente a prodotti tipici di montagna riconosciuti DOP, come lo speck e il Trentingrana, e gli splendidi vini trentini per accompagnare il tutto. Sapori e saperi culinari che lo chef Giuseppe Marcon riscopre e reinterpreta ogni giorno nei suoi menù, rigorosamente di stagione, proposti nel ristorante della Baita ad ospiti e avventori.
La Baita Sagron Mis – Dolomiti è completamente sbarrierata e quindi accessibile alle persone diversamente abili.

Baita Sagron Mis - Dolomiti
Via Prà di là 4, loc. Giasenei - 38050 Sagron Mis (TN)


Tel. +39 0439 65085 ; +39 345 9590494