giovedì 24 maggio 2018

enREDadas Italia per l'Unesco: fino al 27 Maggio la cultura rinasce dall'arte


enREDadas è un progetto internazionale nato nel cuore dell'Università Autonoma di Madrid che in prima istanza sceglie la Rete come via preferenziale di comunicazione con realtà formative del mondo dedicate all'istruzione artistica, con artisti ma anche con enti e istituzioni operanti in ambito culturale. Fulcro del progetto è la volontà di partecipare attivamente alla settimana Unesco per l'educazione artistica, con l'obiettivo di sostenere la creazione di dinamiche innovative che mettano al centro la cultura. Oggi il progetto è coordinato a livello internazionale dall'italiana Katia Pangrazi che per l'edizione 2018 unisce 33 Università di vari Paesi: Argentina, Brasile, Cile, Cipro, Ecuador, Grecia, Italia, Messico, Portogallo, Spagna e Uruguay.

“Viae - Arte e inclusione sociale”: da mostra a progetto collettivo

Viae è il contributo di enREDadas Italia agli eventi enREDadas nel mondo che si svolgeranno in contemporanea fino al 27 Maggio p.v. Viae prende forma in una serie di iniziative che spaziano da una mostra pittorica ad appuntamenti con convegni di rilevante interesse. Ad aprire il calendario degli eventi VIAE il convegno tenutosi lo scorso 18 Maggio presso la sala conferenze della fondazione Cerivit di Viterbo, dal titolo “La via Ciminia” organizzato grazie al supporto dell'associazione Archeotuscia e al contribito del Prof. Giuseppe Pagano. Altro importante appuntamento del 20 Maggio è stata l'inaugurazione della mostra VIAE, aperta al pubblico fino al giorno 27 del mese, negli spazi della Fondazione Italia Sostenibile in Palazzo Besso, sullo sfondo della suggestiva location romana di Largo Argentina. Oltre 50 artisti provenienti da tutto il mondo hanno risposto alla chiamata di enREDadas Italia per ritrovarsi, insieme, in una cornice di prestigio mondiale patrocinata UNESCO e InSea.
EnREDadas Italia è inoltre il detonatore di altri eventi collaterali che si snodano attorno alla mostra, organizzati con il sostegno di partner operanti in settori diversi e accomunati dalla volontà di sostenere l'arte come strada di accesso alla conoscenza. Tra le iniziative dedicate ai ragazzi il concorso artistico realizzato con il coinvolgimento dell'Istituto I.C. Virgilio di Roma, un concerto nello splendido contesto del Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps e visite guidate alla scoperta delle opere in mostra. Tra gli artisti spiccano i nomi Kamil Vojnar, Repubblica Ceca; Mutki Echwantono Indonesia; Katia Gehrung, Germania; Matti Touko Finlandia.

Gli appuntamenti finali
La chiusura  del progetto enREDadas Italia 2018 è affidata al convegno organizzato dal Lions Club Narni presso il Museo Archeologico di Amelia il prossimo 23 giugno, dal titolo: “I territori del Grand Tour dell'Umbria Meridionale: via Amerina la strada dell'inclusione”. Questo si snoderà attraverso ricostruzioni e approfondimenti sul ruolo ricoperto dalla via Amerina nei secoli, come via cruciale di collegamento e come scrigno di tesori archeologici di rilevanza mondiale. Nella bellissima cornice della città medievale di Amelia, il convegno sviluppa in maniera magistrale il tema “VIAE” che enREDadas Italia dedica alla settimana Unesco, assumendo la strada come metafora di scoperta e di conoscenza.

Logix Software, Fondazione Italia sostenibile, I.C. Virgilio Roma, Lions Club Narni, Autismart, Archeotuscia Onlus, Emusic i principali attori che hanno aderito a VIAE, ispirandosi ad essa e facendone derivare eventi di grande rilievo come la performance del giovane talento Mario Romano, musicista già affermato a livello internazionale.
EnREDadas Italia è patrocinata Comune di Amelia, Comune di Narni, Università degli Studi della Tuscia, Fondazione Carivit, Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps. Si è avvalsa del contributo di Castello delle Regine e di Cassetta Salumi.

Per informazioni https://www.facebook.com/leartibelle/https://www.facebook.com/leartibelle/




contemporanea fino al 27 Maggio p.v. Viae prende forma in una serie di iniziative che spaziano da una mostra pittorica ad appuntamenti con convegni di rilevante interesse.

martedì 22 maggio 2018

AD ASSISI TORNA LA FESTA IN AMICIZIA 2018

 
I colori della vita” è il tema che l’Istituto Serafico ha scelto per la Festa in Amicizia 2018, l’atteso appuntamento che dal 25 al 27 maggio animerà la città di Assisi in una tre giorni ricca di vivaci iniziative facenti parte della rassegna di eventi culturali e sociali dedicati ai ragazzi del Serafico e alla popolazione umbra. Il tema di questa edizione Così come i colori fanno prendere vita alla tela bianca di un pittore, ogni persona può animare questa bellezza, ognuno con la propria tonalità, la propria sfumatura e il proprio stile. Ed è dalla volontà di annullare ogni forma di esclusione a favore del consolidamento delle relazioni che nasce l’idea di creare il più grande saio di San Francesco mai realizzato prima, una straordinaria performance artistica e cuore pulsante dell’iniziativa, che avrà luogo giorno 26 maggio.
 
Anche quest’anno il ricco programma della Festa in Amicizia si articolerà in tre momenti: lo spettacolo teatraleColoRadio”, realizzato dai bambini, dai ragazzi e dagli operatori del Serafico, che andrà in scena venerdì 25 maggio, alle ore 21, presso il Teatro Lyrick di Assisi; la performance artistica “Il Saio di Francesco”, che si svolgerà sabato 26 maggio dalle ore 15 presso il prato della Basilica superiore di San Francesco, grazie alla quale il Saio prenderà nuova vita attraverso la realizzazione di un disegno composto da più mani, da più materiali, frutto del contributo di tanti partecipanti; e per la giornata conclusiva di domenica 27 maggio, che si svolgerà all’Istituto Serafico, non poteva mancare il tradizionale “Pranzo in amicizia”, cui seguirà alle ore 17 la Santa Messa celebrata da Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo della Diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino.
 
Con la Festa in Amicizia intendiamo dare vita ad un momento di incontro e di condivisione in cui, sotto l’ispirazione del tema della bellezza del creato , ognuno possa trovare lo stimolo per rappresentare sé stesso accanto agli altri, in una ideale e concreta integrazione in cui confluiscono stili diversi, sensazioni molteplici e istanze plurali, nel tentare di realizzare davanti alla basilica di San Francesco quanto anche il papa sollecita nella sua enciclica Laudato Si’: L’uomo è pienamente se stesso solo se è in relazione con se stesso, con gli altri, con tutto il creato e con Dio.  – Ha dichiarato Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi. La sfida è quindi quella di chiamare a raccolta tante realtà, in un intreccio di relazioni che possa aprire un cammino di consapevolezza e di attenzione rispetto alla vita di chi ci sta accanto, al mondo che ci circonda e che dobbiamo preservare”. – Ha concluso la Presidente.
 
Laudatu si’, mi signore, cum tucte le tue creature, così cantava San Francesco d’Assisi ne Il Cantico delle Creature, un magnifico inno alla vita e una preghiera che guarda al Creato come il riflesso dell’amore del Creatore per le sue creature. Da ciò deriva il senso di fratellanza fra l’uomo e tutto ciò che lo circonda.
 
Laudato si' è anche l’enciclica che Papa Francesco ha scritto per chiedere che tipo di mondo vogliamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi. Riprendendo le parole di San Francesco, «Laudato si’ mi signore per sora nostra madre terra», Papa Bergoglio ricorda che è proprio la Terra la nostra «casa comune» e lancia così un appello per la sua difesa e quella dell’intera umanità che la abita. Un grido di allarme che mette in guardia da un incauto sfruttamento delle risorse e da una politica miope che guarda al successo immediato senza prospettive a lungo termine. Per il Santo Padre è necessaria una nuova ecologia integrale, inseparabile dalla nozione di bene comune, che comprenda anche le istituzioni, perché «Se tutto è in relazione, anche lo stato di salute delle istituzioni di una società comporta conseguenze per l’ambiente e per la qualità della vita umana». Dunque tutto è connesso, «Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale». Nel contesto di oggi, in cui «si riscontrano tante inequità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali», impegnarsi per il bene comune significa fare scelte solidali sulla base di «una opzione preferenziale per i più poveri».

IN SCENA “COLORADIO”, LO SPETTACOLO PER ANNULLARE LE DIVERSITÀ
 
Venerdì 25 maggio, alle ore 21 andrà in scena al Teatro Lyrick di Assisi lo spettacolo “ColoRadio”.
La musica e il teatro rappresentano per i ragazzi del Serafico gli strumenti per esprimere il loro essere nel mondo. Sono le loro emozioni che prendono vita, sono il rumore delle loro difficoltà, il silenzio dei loro momenti di isolamento, lo sforzo di voler comunicare agli altri le sfumature della propria bellezza interiore. Il laboratorio musicale e teatrale, avviato ormai da tempo al Serafico, lavora per permettere ai ragazzi di salire su un palcoscenico e farsi conoscere, annullando i limiti della disabilità e conquistando quella consapevolezza di vita piena che abbatte la diversità. Lo straordinario impegno dimostrato durante il corso degli anni ha portato i ragazzi a diventare i veri protagonisti che, con sicurezza ed entusiasmo, padroneggiano il palco accanto ad attori, musicisti e ballerini professionisti. La musica e il teatro non evocano un colore solo, ma sono un arcobaleno di colori, così come la vita. È proprio questo il messaggio che si vuole lanciare con lo spettacolo “ColoRadio”, grazie al quale i ragazzi del Serafico andranno alla scoperta dell’importanza che i colori hanno nel mondo; il tutto raccontato e testimoniato in diretta radio con tanti ospiti e colpi di scena.
 
UN COLLAGE ARTISTICO PER CREARE IL PIÙ GRANDE SAIO DI FRANCESCO MAI REALIZZATO PRIMA
 
Sabato 26 maggio, dalle 15 alle 18, presso il prato della Basilica Superiore e in Via S. Francesco, si svolgerà la performance artistica di disegno, pittura e composizione Il Saio di Francesco”.
L’obiettivo è quello di rappresentare San Francesco con un saio particolare, che prenderà vita grazie ad un disegno composto da più mani, da più materiali, frutto del contributo di tanti partecipanti. La Festa, diventerà l’occasione in cui si abbatte l’esclusione e si consolidano le relazioni, a partire da chi vive sulla propria pelle il tema della povertà nelle sue molteplici dimensioni.  Sarà un San Francesco che abbraccia simbolicamente il mondo. Grazie a centinaia di lavori pervenuti da numerose istituzioni, enti ed associazioni locali e nazionali, prenderà forma un’opera di oltre 30mq. Sarà la rappresentazione delle tante povertà e delle tante esperienze di prossimità che il Serafico ha voluto coinvolgere: il mondo della disabilità, gli alunni e gli insegnanti delle scuole, le strutture sanitarie e le case di riposo, le organizzazioni di accoglienza dei profughi, le istituzioni religiose e comunali, i detenuti e le carceri, le famiglie, la gente comune e artisti veri e propri.  Un lavoro congiunto che parte dai ragazzi e dagli operatori del Serafico. Dai piedi di San Francesco invece partirà una strada di disegni e di tele bianche, per permettere a tutti coloro che lo vorranno, di partecipare direttamente e di diventare parte integrante dell’opera artistica che verrà via via realizzata nel corso del pomeriggio.
 
L’idea del Serafico verrà coordinata da Daniele Procacci, Direttore Artistico del progetto, nonché Production Designer e Art Director di fama internazionale, e vede inoltre il coinvolgimento di numerosi artisti internazionali provenienti dalle Accademie di Belle Arti di Firenze e Macerata.
“È una delle collaborazioni più belle che possano esistere, perché di fronte all’arte siamo tutti uguali”. - Dichiara Daniele Procacci, Direttore Artistico del progetto. “Considero i ragazzi del Serafico non diversamente abili, ma abili diversamente. Sono loro le persone più belle e più libere che ho conosciuto e poterci lavorare insieme è un assoluto privilegio, oltre che un immenso piacere. Penso sinceramente che si possa abbattere qualunque muro attraverso la rappresentazione artistica”. – Ha concluso Daniele Procacci.
 
L’assemblarsi di colori e materiali in un enorme e grande rappresentazione che si compone e si sviluppa grazie a più mani, sembra essere la risposta alla richieste del Santo Padre a sovvertire la società dello scarto. Nulla appare così coinvolgente come ritrovarsi l’uno accanto all’altro, ognuno con le proprie peculiarità e con il proprio bagaglio di esperienze, pronti a condividere un gesto o un sorriso, in un atto solidale, prima ancora che rappresentativo o artistico.

Il Veneto lancia la “Ciclabile del Piave”

Il Veneto lancia la “Ciclabile del Piave”. Lunga 220 km, la pista attraversa un fiume di bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche dalle Dolomiti al mare.
   
I Consorzi Bim Piave di Belluno, Treviso e Venezia presentano la “Ciclabile del Piave” tra i Cammini o Vie/Ciclovie d’Italia; una meta turistica di nicchia che attraversa le tre province venete, in un tragitto che va dalle Dolomiti a Venezia e la sua Laguna. Un percorso straordinario ricco di storia, arte e culture  italiane millenarie.

Belluno, 22 maggio 2018 – E’ il Piave, fiume Sacro alla Patria e corso d’acqua che ha fatto grande Venezia tra ‘400 e ‘500, il grande protagonista di un percorso ciclabile che si snoda per 220 km, partendo dalle Sorgenti in provincia di Belluno e giungendo fino al mare Adriatico, vicino Jesolo in provincia di Venezia, dopo aver attraversato il bacino idrografico del fiume nel territorio della provincia di Treviso.

Un progetto che nasce dalla volontà di far interagire il turista con gli aspetti peculiari del territorio, permettendogli di vivere un’esperienza di viaggio unica e allo stesso tempo personalizzabile a seconda degli interessi. Il percorso del fiume Piave rappresenta infatti un viaggio nella Storia, ma anche il luogo geografico dove le terre del Nord incontrano quelle del Sud, segnando il passaggio dal microclima artico a quello mediterraneo. Il suo corso ha visto dialogare gli instancabili navigatori veneziani con gli orgogliosi popoli stanziali stabilitisi lungo il fiume, innescando dinamiche culturali di notevole interesse e sviluppando delle vere e proprie economie che nei secoli hanno unito la biodiversità alpina e lagunare. Oggi, il Piave rappresenta un filo conduttore dinamico che lega anche due siti della WHL Unesco: le “Dolomiti” e “Venezia e la sua Laguna”. Ambienti morfologicamente lontani, ma fortemente legati dal punto di vista della genesi geo-morfologica. Le Dolomiti derivano infatti dall’interazione tra il mare e la terra esattamente come la laguna, nata dai sedimenti provenienti dal bacino alpino, modellati nel tempo dalle correnti marine.

Il progetto prevede che l’itinerario sia percorribile risalendo o discendendo il Piave, a piedi o in bicicletta. L’idea è quella che lo si possa concepire anche come un percorso interiore. Se quello di Santiago de Compostela riprende infatti il cammino dei pellegrini medievali, il percorso lungo il Piave ripercorre le rive del fiume Sacro alla Patria, dove gli eserciti di diverse nazionalità hanno combattuto e cambiato il corso della Storia. L’itinerario può essere affrontato seguendo vari temi: i Musei, il Piave e la Grande Guerra, Castelli Torri e Abbazie, le Chiese Affrescate, i Grandi Capolavori del Piave, gli Opifici Storici, le Ville, i paesaggi del Piave. Durante il percorso il turista può scegliere se comprenderli tutti o parte di essi, in un intreccio che se vuole essere esaustivo può arrivare a protrarre la vacanza per più di due settimane.

Ecco dunque che la Ciclabile del Piave, oltre ad essere un percorso reale, rappresenta un fil rouge che unisce ambiti diversi che spesso si intersecano, passando dallo storico all’artistico, dall’antropologico all’emozionale, dal paesaggistico all’architettonico, per una pedalata che simbolicamente è anche un viaggio nella Storia italiana.
www.visitpiave.com

STELLE AL CASTADIVA RESORT & SPA

 L’esperienza gourmet sul lago di Como proposta da CastaDiva Resort & Spa, si impreziosisce grazie a un calendario ricco di cene a “quattro mani” che vedrà impegnati i protagonisti del panorama culinario Italiano. Serate dedicate ai palati più raffinati, dove Chef Stellati, grandi nomi, produttori e sponsor si alterneranno per dare vita a cene stellate e a nuovi percorsi enogastronomici all’insegna dei sapori e della tradizione Italiana.
La rassegna stellata farà il suo debutto a maggio, ma la kermesse proseguirà fino a settembre, in tutto saranno 5 le cene studiate e realizzate dall’Executive Chef Massimiliano Mandozzi in collaborazione con diversi Chef stellati che verranno di volta in volta ospitati in cucina per realizzare menu a 4 mani.
La prima serata si terrà il 29 maggio dove in cucina, a fiancheggiare l’Executive Chef Mandozzi, ci sarà Chef Giuseppe Biuso, del ristorante Il Cappero (Therasia Resort Sea & Spa, Isola di Vulcano) 1 Stella Michelin. Giovane talento palermitano, classe 1988, il suo curriculum spazia tra Villa Crespi sotto la guida di Cannavacciuolo, La Siriola del Ciasa Salares di San Cassiano (BZ), il Met del Metropole di Venezia, il Grand Hotel di Rimini, il Golf Hotel Punta Ala di Castiglione della Pescaia (GR), il Mosaico del Terme Manzi di Ischia con Nino Di Costanzo.
Per il menù della serata gourmet i due Chef valorizzeranno al meglio il punto in comune delle rispettive filosofie di ristorazione: la predilezione di piatti e sapori della tradizione e la loro attualizzazione in un tipo di cucina moderna e sofisticata. La cena diventa così un’esperienza perfetta, in grado di garantire agli ospiti che la degusteranno un percorso enogastronomico tra lago e montagna, caratteristica principe della cucina dello Chef Mandozzi, arricchita con un tocco di Sicilia, apportato dallo Chef Biuso. Tra i piatti in menu: Caramella all'olio di Lorenzo, limone e vaniglia; Capresina in granita di Panzanella; Ricciola in zuppetta di agrumi, burrolio di mandorla e plancton; Tortello di ragusano e pepe, cipolla maturata e riccio di mare. I vini scelti per accompagnare la serata sono Chardonnay metodo Classico Cuveé Brut per l'aperitivo, Metodo Classico Rosè Brut, Pinot Nero e Nerello Mascalese per gli antipasti; Ciuri Vino Bianco del Vulcano, Nerello Mascalese e Carricante con il primo e Cratere Sicilia IGT, Nerello Mascalese e Petit Verdot con il secondo e per finire la cena.
Prosegue quindi il percorso di valorizzazione della ristorazione sul lago di Como che è stato introdotto e supportato dalla visione di Andrea Luri, General Manager di CastaDiva Resort & Spa che si contraddistingue per la costante ricerca e innovazione di un’offerta culinaria in grado di far provare un’esperienza di altissimo profilo nella zona del Lago di Como.

Per maggiori informazioni sul menù e prenotazioni Vi preghiamo di contattare:
Tel. 3313070116
Restaurant Manager e Sommelier: Alessandra Poletti

A PROPOSITO DI CASTADIVA RESORT & SPA
Un tempo magione del celebre soprano Giuditta Pasta, CastaDiva Resort & Spa, romantico Hotel 5 stelle lusso, adagiato sulla sponda orientale del lago di Como, è un vero gioiello del hôtellerie internazionale. Composto da 9 ville di cui 2 private – Villa Amina e Villa Norma - per un totale di 73 tra camere e suite, CastaDiva Resort & Spa, unico resort eco-friendly del lago di Como, intende essere per i suoi ospiti “la casa sul lago” con tutti gli indiscussi privilegi di un servizio 5 stelle lusso impeccabile e sofisticatissimo. Ogni dettaglio è studiato per esaltare il carattere da Primadonna e la forte vocazione teatrale del luogo, gli ambienti sono scenografia pura e la musica permea gli spazi comuni, in un abile contrappunto con il distensivo silenzio del lago più romantico e suggestivo d’Italia. Il Resort è impreziosito dalla più grande SPA del lago di Como che dispone di una superficie di 1300 mq. Offre percorsi e trattamenti esclusivi e quattro SPA suite private ispirate ai quattro elementi della natura: acqua, fuoco, aria e terra.