mercoledì 31 agosto 2011

L’APPETITO VIEN CAMMINANDO




Si chiama Tor de Géants l’ultra trail più lungo al mondo. Oltre 330 chilometri di sentieri alpini da percorrere in sette giorni. Una gara per pochi. Ma anche, per chi la segue magari in qualche sentiero, un tour enogastronomico unico tra le tavole della maestosa Valle d’Aosta.

Quando la montagna si fa dura i duri cominciano a correre, ma anche a mangiare. Questo avviene in Valle d’Aosta durante il Tor des Géants: l’ultra trail più tosto al mondo. Una maratona, ma il termine è riduttivo, per i temerari delle altitudini, amanti di trail ed endurance trail, virtuosi dello zaino in spalla, che si svolgerà dall’11 al 18 settembre 2011. Percorrendo 330 chilometri di sentieri alpini in sette giorni, 24 mila metri di dislivello, 25 “colli” al di sopra dei 2 mila metri, l’appetito viene, eccome. E anche ai meno duri, a chi del Tor des Géants vuole fare solo un tratto emulando i grandi delle montagne, l’organizzazione fornisce la possibilità di percorrere le sette tappe, i Mini Tor, passeggiate naturalistiche che mostrano i suggestivi sentieri che collegano Courmayeur, Valgrisenche, Cogne, Donnas, Gressoney-Saint-Jean, Valtournenche e Ollmont. Sette tappe che possono diventare anche altrettanti itinerari del gusto.

Alcuni esempi? Seguiteci in questo viaggio del gusto! Partiamo come gli atleti, da Courmayeur: eccoci al rifugio Bonatti, si trova a 2025 m di quota, nel Vallone di Malatrà e si affaccia su un panorama che abbraccia la catena del Monte Bianco, dal Col de la Seigne al Col Ferret. E’ un rifugio di media montagna, insomma, ci si arriva senza essere per forza  super eroi, un’ora e mezza e si è in un angolo di paradiso, al cospetto delle creste affilate del Monte Bianco. Come si conviene nei rifugi, una tavola condivisa con gli altri ospiti, i racconti entusiasti dell’ascesa e un bel piatto davanti… si inizia con un antipasto a base di salumi, che in Valle d’Aosta sono davvero speciali, come il mitico lardo di Arnad. Si tratta di un lardo talmente valdostano che il suo vero nome è Valleé d’Aoste Lard d’Arnad, un prodotto a denominazione di origine protetta (DOP) che deve il suo sapore alla lunga stagionatura tra le erbe aromatiche di montagna, segreto del suo profumo e delle tanto apprezzate caratteristiche organolettiche. Al taglio ogni fetta è bianca, talvolta il cuore è leggermente rosato, con una possibile venatura di carne in superficie.